L’inquinamento atmosferico è considerato uno dei più significativi e pericolosi effetti del cambiamento climatico che il nostro pianeta sta attraversando a causa dell’attività umana.
Secondo l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) https://www.who.int/airpollution/news-and-events/how-air-pollution-is-destroying-our-health il peggiore inquinante presente nell’aria è il particolato sospeso, abbreviato con la sigla PM, che viene suddiviso in base alle dimensioni in PM10, diametro minore di 10micron (10 millesimi di millimetro o circa un decimo di un capello) e PM2.5, diametro minore di 2.5micron. Il particolato di piccole dimensioni può infiltrarsi nel tessuto dei polmoni e, se abbastanza piccolo, anche entrare pericolosamente nei vasi sanguigni polmonari. Una delle fonti principali di particolato sono i motori delle nostre automobili, i combustibili fossili che una volta bruciati generano particelle carboniose emesse nell’atmosfera insieme ai gas di scarico.
Secondo i dati arpa Emilia Romagna (www.arpae.it) nel 2019 a Piacenza per ben 48 giorni è stata superata la soglia obiettivo di 50 µg/m3 per il PM10: il problema dell’inquinamento è quindi qualcosa che ci colpisce direttamente ogni giorno, ogni minuto, ogni respiro. Sono molte le iniziative che possono essere intraprese per il bene di tutti e dell’ambiente, noi tra le tante abbiamo scelto di operare con mezzi all’avanguardia alimentati con carburanti alternativi. Abbiamo infatti deciso utilizzare compattatori a metano che sono più costosi all’acquisto e più problematici da manutenere, ma permettono un abbattimento delle emissioni di polveri sottili a meno della metà rispetto ad un equivalente mezzo a gasolio (fonte http://inemar.arpalombardia.it/).
Ogni giorno i nostri mezzi effettuano un servizio di cui non possiamo fare a meno, ma noi abbiamo preferito farlo nel modo migliore possibile attraverso scelte non dettate dal massimo profitto, ma dalla necessità di operare in maniera etica e responsabile. I cartelli sui nostri camion non servono a farci pubblicità, ma a ricordarci che è il NOSTRO TURNO, È IL TUO TURNO, È IL TURNO DI TUTTI PER TUTELARE L’AMBIENTE in cui viviamo.
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